Una cittadina europea cosmopolita.
Una formazione alla danza accademica di tecnica russa e anima espressionista.
Una cultura musicale modernissima.
Nel 1952 Elena Perri Loverdos (1922-2014) fonda a Pavia la prima scuola di danza classica: il suo insegnamento ha attraversato quarant'anni di storia pavese rappresentando un punto di riferimento per tre generazioni di bambine, ragazze, famiglie, istituzioni politiche, culturali e sociali della città.
Sono almeno due le peculiarità che si manifestano nella scelta del repertorio musicale operata da Elena Perri Loverdos per i saggi e gli spettacoli da lei realizzati: l’interesse per il repertorio pianistico e l’attenzione per la musica del suo tempo.
Negli anni ‘30 Elena Loverdos si diploma all’Accademia di Brera, allora diretta dallo scultore Francesco Messina. La pittura rimane tra i suoi interessi, non solo come fonte di ispirazione di storici spettacoli come “La finestra nel cielo” del 1978, ispirata a Marc Chagall.
I saggi di fine anno rappresentano il necessario rito conclusivo del percorso annuale. Il primo saggio si tiene nel giugno 1953 sul palco del Politeama, e vi partecipano 43 allieve, accompagnate da musiche al pianoforte eseguite da allievi e docenti dell'Istituto Musicale Vittadini.
La Scuola aprì nell’autunno del 1952 e la prima sede fu presso l’Istituto musicale F. Vittadini, grazie al prof. Beccalli, che mise a disposizione i locali per le lezioni e una stanzetta come spogliatoio, limitando le iscrizioni, per motivi logistici, a non più di settanta.